Gestione del tempo (in pratica) – Parte 3

Pubblicato il 6/04/20

Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo.

Aristotele

Khaled Hosseini famoso scrittore deIlcacciatorediaquiloni, prima di diventare celebre, faceva il medico e dedicava le prime due ore del mattino alla scrittura, per poi cominciare il turno in ospedale. Riassume il suo rapporto con il tempo in una domanda”è un sogno o un obiettivo?”se non è in agenda, allora non è reale. Se una cosa è davvero importante, va programmata!

Come sfruttare il tempo in modo diverso e ottimizzarlo?

Eisenhower, generale e presidente statunitense, fu famoso non solo per la sua carriera politica e militare ma anche per una delle sue celebri frasi “Ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente raramente è importante”. Da questa idea si sviluppano quattro quadranti utili per costruire una classifica delle cose da fare per priorità.

Eh si, perchè se mentre stai lavorando, hai un cliente che bussa alla porta dello studio per un’urgenza, ricevi una chiamata dall’organizzatore di un corso di formazione a cui hai sempre voluto partecipare, una mail da un fornitore, un messaggio da tua figlia e il collega affianco vuole avere la tua opinione sul suo lavoro.. è facile trovarsi a metà giornata con un bilancio lavorativo negativo.

Il modello di Eisenhower può venirci in aiuto, imparando ad organizzare le varie attività, imprevisti, urgenze secondo alcune caratteristiche:

Viene considerato uno spreco di tempo anche tutto ciò che è divertimento. Volutamente non l’ho inserito fra le attività da eliminare proprio perché sono della corrente di pensiero che invece crede che il piacere sia una forte spinta alla produttività e in quest’ottica condivido l’idea di inserire delle brevi esperienze di divertimento prima del lavoro che dovete svolgere. Per esempio, per uno studente universitario prima di dedicarsi ad un’intensa attività di studio può utilizzare un’ora, mezz’ora per fare qualcosa di piacevole. Sarà più motivato, e si approccerà con un diverso slancio allo studio!

Un’ altra tecnica è quella del pomodoro!

Non solo regna in cucina ma anche, chi l’avrebbe mai detto, sulle postazioni d’ufficio (il mitico timer a forma di pomodoro!).

Diventato celebre nel time management grazie a Cirillo negli anni 80 ma sempre evergreen. E’ il protagonista della tecnica del pomodoro.

Come funziona?

Seguendo questi passaggi sarai più concentrato sull’obiettivo che dovrai portare a termine, poiché stimolato da un tempo ridotto. La tua attenzione sarà maggiormente focalizzata sul lavoro piuttosto che su elementi esterni distraenti. Hai un tempo di riposo limitato, per evitare che la pausa si trasformi in procrastinazione. La tecnica inoltre ti permetterà di affinare le tue doti di pianificazione e organizzazione. Non manca altro che provarla!​

Bibliografia per approfondire l’argomento:

  • Il segreto dei giganti, di Timothy Ferris
  • Le sette regole per avere successo, di Stephen Covey
  • La tecnica del pomodoro, di Francesco Cirillo

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