La Mia Storia

Vorrei raccontarti di me, del “perchè” che mi ha fatto diventare la professionista che sono.

Quando ho scelto la mia vita, ho deciso che gli altri ne avrebbero fatto parte. E non mi riferisco ai miei affetti.

Sarò sincera.

Quando le persone sofferenti che incontro cominciano a stare bene, sento una sensazione particolare: soddisfazione per i traguardi, stima per il coraggio dimostrato, gratitudine per aver continuato sulla strada dell’impegno, riconoscenza per ciò che mi è stato insegnato. In quel momento tutti gli studi fatti, i viaggi di lavoro, le assenze da casa, hanno un senso.

La passione per il benessere è, come direbbe Hillman nella teoria della ghianda, il mio Daimon.

D’altronde la vita è così breve, per passarla a stare male.

E da qui, il desiderio di portare benessere agli altri incontra la psicologia. Il modello breve strategico mi permette di rendere tutto più concreto e pratico.

“Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre avuto”

Questa citazione di W.G.Bennis mi ha accompagnato in tutti questi anni di formazione, di vita.

Ci ho creduto e ci credo tutt’ora, non ai miracoli, non rientrano nelle mie possibilità. Ma alla forza delle persone di cominciare a mettere un piede in maniera diversa e così passo passo, cambiare.

L’idea è semplice.

Sei vuoi essere diverso, fai qualcosa di diverso.

Il meccanismo che costruiamo, sotterraneo alle nostre abitudini inadeguate e ai nostri autoinganni, complesso. Spesso ce lo dimentichiamo ma viviamo in continua interazione con noi stessi, con gli altri e con il mondo e siamo fatti di dimensioni diverse: emozioni, pensieri, azioni. Ognuno di noi è come un orologio, costruito con moltitudini di ingranaggi che a volte scorrono. Altre si inceppano. Fa la differenza dove poniamo la nostra attenzione: sull’inceppo o sullo sblocco?